Al primo Jova Beach, l’Italia aveva scoperto il fratino, ergo un uccello che gli ambientalisti definirono in pericolo causa eventi spiagge.
Il fratino sarebbe ancora al centro delle polemiche per la seconda edizione del tour di Jovanotti, partito da Lignano Sabbiadoro e che lo vedrà impegnato su alcune spiagge italiane, con la partnership del WWF.
L’ente ha spiegato a Fanpage.it come eventi come questo, super controllati, impattino meno di eventi più piccoli. Fanpage.it ha parlato con il vicepresidente della Lipu Alessandro Polinori per capire quali sono le problematiche di eventi come il Jova Beach Party.
Le parole di Polinori
Polinori palesa le principali criticità rispetto la propria avversione per il Jova Beach Party: “Ci sono due piani di valutazione, uno che è quello più grave che è l’impatto culturale, ovvero le spiagge non sono discoteche ma ambienti delicatissimi in cui dovremmo entrare in punta di piedi, in secondo luogo i fatti drammatici della quotidianità ci testimoniano che se non viviamo gli ambienti naturali con attenzione, poi la natura ci restituisce quanto gli abbiamo dato. Il problema del JBP è lo sdoganamento della possibilità di realizzare megaeventi in ambienti che andrebbero protetti e che sono delicati, per questo parlo di discorso culturale, non bisogna considerare spiagge, montagne e gli altri spazi naturali come luoghi che possono essere occupati completamente dall’uomo con eventi con un impatto fortissimo”.
Insomma, secondo voi si sta perdendo l’equilibrio di un ecosistema.
Per noi è un tema fondamentale perché oggi è Jova ma domani sarà un altro mega evento: questi pochi spazi di naturalità in Italia, Paese ad altissima densità abitativa, sono sempre più rari e se li utilizziamo per iniziative fortemente impattanti c’è qualcosa che non va bene. Noi facciamo un esempio semplice: nel mondo ci sono otto milioni di esseri viventi – la stima non è precisa, ovviamente – perché l’uomo deve occupare gli spazi di tutti questi esseri viventi? Cerchiamo anche di lasciare spazi alla biodiversità, tutto ciò senza negare la possibilità di avere dei momenti artistici e culturali: la musica è bellissima, ma facciamola negli spazi preposti, ci sono spazi ad hoc come palazzetti, Arene, o pensiamo al Circo Massimo.